
eroiF: Anthurium Verde (ph)
Marco Victor Romano / eroiF: Anthurium Verde (ph) / stampa su tela, acrilico / 100×160 (cm)/ 2012_2014
In quest’opera l’artista effettua una ricerca sulla materia e la sua intrinseca capacità di trasformazione, attraverso cui, essa, riesce a rimodulare gli iniziali sistemi di aggregazione per trovarne dei nuovi in un continuum infinito varius et varietatis.
Partendo da qui Romano sviluppa un originale parallelismo con la situazione socio-economica dell’Italia nel primo decennio del XXI secolo, quando le controversie politiche e la recente crisi economica ledevano fortemente la qualità della vita dei suoi cittadini.
Ogni regione italiana è rappresentata da un fiore eletto a simbolo territoriale della sua bellezza e delle sue fragilità.
L’Anthurium è la regione Puglia con la sua grande foglia a forma di cuore, lucida e pericolosamente sottile, verde come uno dei più bei polmoni d’Italia.
Nell’opera di Romano, tuttavia, nulla più è rimasto della primigenia bellezza del fiore: l’aspetto è deturpato dall’azione di aggressivi agenti esterni riprodotti artificialmente tramite una fonte di calore. Il fiore delicato, cambia il colore, rattrappisce, la materia si sfalda.
È un processo di degradazione in cui si può leggere la metafora dell’oppressione di un’intera nazione, intrappolata in sistemi stagnanti basati sulla logica della perdita.
Malgrado la durezza di questi meccanismi asettici, l’opera di Anthurium Verde (ph) interpreta uno sguardo sul mondo che resta pacato, imperturbabile: nella visione dell’artista non c’è posto per il pathos dell’immanenza.
Vince la serena contemplazione di un avvenimento che fa il suo corso, di un’evoluzione che si compie, di un cambiamento d’identità che si realizza solo con la sparizione di un’altra.
La nebulosa immagine dell’opera, dal sapore quasi onirico, è sintesi di vari istanti immortalati durante il processo di combustione. Simbolicamente rappresenta una surrealtà che unisce e supera la finitezza di ogni singolo momento in un’unica visione: l’opera.
Romano ci suggerisce una proiezione della realtà slegata dal tempo, esortandoci a coglierne la vera essenza, primigenia ed eterna.
Anthurium Verde (ph) è stata inserita nell’installazione eroiF serie n°2 presso la Residenza Artistica Teatrisospesi, Salerno 2012.
L’opera compare anche nel catalogo della mostra AILATI* curata dal critico e storico dell’arte Gerardo de Simone in occasione del Faito Doc Festival di Castellammare di Stabia, 2014.
E’ stata esposta al Madre (Museo d’arte contemporanea Donnaregina) di Napoli nel concorso Show_Yourself@Madre, nel 2014 e nella mostra Congiunzione Tempo Infinito presso la Dafna Gallery di Napoli.
Giovanna Calabrese