
eroiF: Orchidaceae bianca (ph)
Marco Victor Romano / eroiF: Orchidaceae bianca (ph) / stampa su tela, acrilico / 73,5×130 (cm) / 2014
Il progetto eroiF nasce nell’ambito della Residenza Artistica Teatri Sospesi svolta a Salerno nel 2014.
In quest’opera l’oggetto naturale viene utilizzato come mezzo espressivo per indagare le forme di aggregazione della materia e le sue infinite modalità di variazione.
Gli elementi eroiF sono resti di fiori sottoposti a combustione. Utilizzando una pistola termica la materia organica è disidrata fino a bruciare. In un solo gesto, immobile e perpetuo, si realizza la violenta degradazione della morte, con un unico atto, breve ma denso di vita fuggevole.
In tale processo Romano vuole inscenare l’evoluzione e insieme l’irrefrenabile caduta di ogni regione italiana sottoposta all’indomabile repressione di inestinguibili fattori esterni e interni che, costantemente, scarnificano fino al deperimento la loro bellezza naturale, culturale e storica.
Nella serie eroiF ogni fiore rappresenta una regione italiana andando a costituire un insieme di specie floreali eterogeneo, dai colori più variegati, ordinati come nello spettro del visibile. Orchidaceae bianca (ph), coi suoi nei di nobile magenta, è stata scelta per rappresentare la bellezza della Regione Veneto.
Colore sommato a colore, regione a regione, prende forma l’idea di un complesso a doppia valenza: luminoso come la luce naturale, esclusivo come la bellezza del patrimonio artistico e ambientale italiano.
La figura di Orchidaceae bianca (ph) vaga, composita nei colori, sciolta nella forma ma carica di tensioni, è addizione e sintesi di singoli momenti immortalati durante il processo di combustione. Ne risulta l’immagine di un equilibrio, di una bellezza sublime affrancata dal tempo, sospesa in una visione totalizzante assolta dai dettami della contingenza.
Orchidaceae bianca (ph) è stata inserita nell’installazione eroiF serie n°2 presso la Residenza Artistica Teatrisospesi, Salerno 2012.
L’opera compare anche nel catalogo della mostra AILATI* curata dal critico e storico dell’arte Gerardo de Simone in occasione del Faito Doc Festival di Castellammare di Stabia, 2014.
E’ stata esposta al Madre (Museo d’arte contemporanea Donnaregina) di Napoli nel concorso Show_Yourself@Madre, nel 2014 e nella mostra Congiunzione Tempo Infinito presso la Dafna Gallery di Napoli.
Giovanna Calabrese