Memoria Guaches
Marco Victor Romano / Memorie Guaches / tempera su carta / installazione site specific composta da 6 fogli di 59,4×42 (cm) cadauno / 2016
Memoria Guaches
Marco Victor Romano / Memorie Guaches / tempera su carta / installazione site specific composta da 6 fogli di 59,4×42 (cm) cadauno / 2016
Memoria è stata realizzata con tecnica di imprinting manuale e guache. L’ artista crea l’opera partendo da una tavolozza in bachelite, utilizzata per la realizzazione di uno dei dipinti destinati alla produzione del film Raffaello – il principe delle arti in 3D di Sky Cinema Uno e Arte HD[1].
Su questo magma cromatico, vivace e stridente nei suoi accidentali accostamenti, l’artista stende una carta bianca e con una leggerissima pressione effettua un imprinting a mano seguito da uno strappo. La realtà viene così memorizzata attraverso un processo naturale di registrazione dell’istante, colto nel guache finale.
La fumosità dell’immagine di Memoria è figlia di una condizione esistita sulla superficie lignea di una tavolozza, tuttavia se ne distacca per essere altro. È in questo scollamento tra realtà immanente e “memoria” che Romano affonda le radici della sua ricerca.
Quest’opera è un esplicito atto critico alla concezione naturalistica platonica, che condannava la figura dell’artista, colpevole di stravolgere la perfezione divina del reale in “fantasmagoriche menzogne”. L’arte era un inganno.
Ma in quest’opera l’artificio è ridotto al minimo grado. Con la tecnica dello strappo la materia resta la sola protagonista. La presa sul reale non è intellettiva ma si fa atto pratico, gesto. L’imprinting manuale, simula il concetto di “costituzione della coscienza” che, a contatto con il mondo, si arricchisce di informazioni e visioni, segni e immagini[2]. Ma qui, l’intervento dell’intelletto e dell’intuizione creativa sono completamente assenti nell’elaborazione dell’immagine, al loro posto intervengono dinamiche di natura fisica e chimica. L’opera non è più riproduzione del reale ma è realtà essa stessa.
In questo lavoro, più che in altri, la speculazione artistica di Romano è pura. La pratica dello strappo è ingovernabile, il risultato è puntualmente imprevedibile e irregolare. La sua ragion d’essere, per l’artista, è nella facoltà di riuscire a realizzare un solo concetto: la possibilità di intercettare e registrare la contingenza secondo un altro profilo.
Potremmo chiederci: é possibile cogliere forme di creatività autonome nel reale?
Evidentemente si.
Agli occhi di un’anima romantica Memoria è il fotogramma di un fulgido istante, in cui la pesantezza della materia si scioglie nel bagliore di una visione delicata e leggera. Proprio come in un lontano ricordo della mente si vede scolorire la realtà che, in esso, è diventata puro sentimento.
Giovanna Calabrese
[1] Regia di Luca Viotto, il film Raffaello – Il principe delle arti 3D, è uscito nelle sale italiane il 3 Aprile 2017 distribuito da Nexo Digital.
[2] Rif. C. Brandi, Segno e immagine, Il Saggiatore, Milano 1960.