Unito Volge
Marco Victor Romano / serie Unito Volge / dittico stampa fine art / 40,2×24,9 (cm) cadauno / 2012/15
Universo: dal latino universum (il tutto intero) composta da unus (uno) versus (volto, avvolto. part. pass. di vertere, volgere)
uno verte, uno volge
Neo o nevo: dal latino naevus, neoformazione della pelle come le stelle che sono nuove formazioni, nello spazio.
Volontà di riguardare il proprio corpo e scoprire che esso contiene in sé l’immagine dell’universo se visto con una luce invertita e viceversa, trovare in sé l’universo e non … all’esterno dell’essere siamo tutt’uno con l’universo.
“unito volge”[1]
L’opera è stata concepita nell’ambito della Residenza Artistica svoltasi a Castelfalfi durante l’Ottobre del 2015, per la quale l’artista ha realizzato la personale MICROMACROCOSMI.
Tema alla base della ricerca di Romano è la connessione materiale ed esistenziale tra l’uomo e il cosmo che trova visibili corrispondenze nella rassomiglianza tra le variazioni dell’universo e le strutture fisiche in cui si organizza l’interno mondo terrestre.
L’opera di Unito volge vuole riflettere sulle affinità formali e strutturali tra microcosmo dell’uomo e il macrocosmo dell’universo. Il metodo utilizzato si configura come una sorta di prova del nove che nel gioco di inversione delle parti verifica e rileva una verità a doppia valenza.
Il discorso viene organizzato in una dialettica di viraggi cromatici in negativo che trasformano un notturno stellato in una mappa epidermica trapunta di nei e viceversa, quasi a voler svelare che sul roseo incarnato della pelle dimorano immagini parallele di panorami astrali.
In passato importanti personaggi della fisica, della medicina ma anche della psicologia hanno teorizzato una effettiva e sensibile specularità tra strutture del cielo e della terra: si pensi alla pubblicazione “Stardust” di John Gribbin (2009) alle teorie di analogia tra nei, temperamento e simboli astrologici di Girolamo Cardano (scienziato e medico del 500), finanche il celebre psicanalista svizzero, Carl Gustav Jung, sostenne la valenza qualitativa delle disposizioni astrali nel giorno di nascita, in quanto considerate responsabili della personalità dell’individuo. Inoltre, la nevologia, lo studio dei nei per leggere il carattere e predire il futuro, sopravvive ancora oggi nella nevomanzia orientale, di Cina e a Taiwan.
Di fronte alle immagini di Unito Volge la suggestione dell’infinità dell’universo e la percezione di lontananza dello scenario astrale si diluiscono in una prospettiva nuova, maggiormente estesa ma più vicina, intellegibile sulla propria pelle.
Unito Volge è compresa nel catalogo MICROMACROCOSMI, realizzato in occasione della residenza artistica svolta a Castelfalfi nel 2015.
Romano, Marco, Victor, MICROMACROCOSMI, a cura di Gerardo de Simone, Edizioni ETS 2015.
Giovanna Calabrese
[1] Dichiarazioni dell’artista.